L’azienda genovese Fos, partner EMAC insieme alla società Stam, è tra i vincitori della gara europea Technology transfer experiment open call 2020 per la realizzazione di un prototipo di mano bionica, realizzato con tecnologie sviluppate su veicoli lanciati nello spazio, per protesi di seconda generazione.
Il progetto si chiama Reconnect – ultra precise bionic hand prosthesis based on space transmission (qui maggiori info: RECONNECT – ultra pRECise biONic haNd prosthEsis based on spaCe Transmission.pdf)
L’obiettivo dell’esperimento è cercare di migliorare l’offerta tecnologica legata alle protesi di mano, mantenendo un prezzo contenuto per il prodotto finito, trasferendo la tecnologia di trasmissione di origine spaziale alla base del contratto ESA 18340/04 / NL / MV al campo dei robot medici.
La vittoria è stata annunciata alle aziende da Dih-hero (Digital innovation hubs in healthcare robotics), network pan-europeo per l’innovazione digitale in robotica per la salute (maggiori info qui).
Nel progetto è prevista anche la collaborazione dell’Istituto Don Gnocchi per l’utilizzo del prototipo del dispositivo e dell’Istituto italiano di tecnologia, che sosterrà il progetto con i servizi messi a disposizione dei partecipanti, ad esempio prestando i suoi laboratori.
Il prototipo proposto darà all’utente la possibilità di controllare la forza fornita applicata durante un compito, ripristinando la sensazione di pressione della mano e applicandola a diverse opzioni di rilevamento ispezionando la scala LED o la stimolazione elettrica da elettrodi posizionati in aggiunta.
(FONTE: www.ilsole24ore.com)